I clienti delle banche italiane? Sono i più tartassati di tutta Europa. Le loro commissioni infatti nel 2015, nette, hanno raggiunto il 36.5% dei ricavi delle banche, significa più di un terzo dei ricavi totali.
Gli altri Paesi UE si attestano in questo modo: Francia al 32.9%, Austria al 27.5% e via diminuendo. L’Ufficio Studi del CGIA ha sostenuto che negli ultimi sette anni i costi fissi dei servizi bancari hanno subito una crescita che non ha avuto pari in Europa, una crescita del 20%.
Costi legati alle carte di credito ai corti correnti, ad altri servizi delle banche. “Se teniamo conto che con la crisi economica sono cresciute a dismisura le sofferenze in capo alla clientela e la contrazione dei tassi di interesse ha ridotto ai minimi termini i margini di redditività delle nostre banche, queste ultime, appesantite da costi fissi ancora troppo elevati hanno ritenuto più conveniente ridurre gli impieghi e quindi i rischi”.
Questo ha significato “aumentare i ricavi dalle commissioni sui conti correnti, sui servizi bancomat/carte di credito, i servizi di incasso/pagamento e dalle attività extra creditizie, come la vendita di titoli, valute e strumenti di capitale” ha sostenuto Zabeo dell’Ufficio Studi CGIA. Insomma, a farne le spese ancora una volta i consumatori italiani.