La concia delle pelli è un processo che, in Italia, risulta essere molto importante, dal momento che permette di trasformare il materiale organico in materia assolutamente lavorabile successivamente, oltre che in grado di mantenersi nel tempo. La realizzazione di scarpe, borse, indumenti, giacche o rivestimenti per divani e letti parte dalla concia delle pelli, una vera e propria arte che avviene all’interno delle concerie, per mezzo di numerosi strumenti e macchinari per concerie che permettono di portare a termine il proprio lavoro. A proposito della concia delle pelli, c’è molto da sapere, soprattutto a proposito di che cosa sia nel dettaglio e di come avviene, considerando anche diverse fasi della conciatura.
Che cos’è la conciatura e i principali tipi di concia delle pelli
A proposito delle diverse tipologie di concia delle pelli, è importante considerare Innanzitutto che cosa sia in generale, dal momento che si tratta non soltanto di una vera e propria arte di artigianato, ma anche di un processo lavorativo che permette di utilizzare, successivamente, le pelli in ambito industriale, per la realizzazione di numerosi indumenti o rivestimenti. Si tratta, allo stesso tempo, di uno degli elementi fondamentali del made in Italy, considerando il grande successo del settore conciario che, rispetto alla produzione globale, rappresenta il 17%. È importante, sulla base di queste considerazioni, sottolineare che l’acconciatura avviene in tante modalità differenti, particolarmente diffuse all’interno del settore industriale. Ecco quali sono i principali tipi di concia delle pelli.
Conciatura vegetale
Una delle tipologie di concia è quella vegetale, che permette e di impiegare le materie prime reperibili in natura, direttamente derivanti dai tannini che sono contenuti all’interno di cortecce, foglie e frutti degli alberi. Si tratta di un processo molto diffuso che, però, spesso si basa anche sull’utilizzo dei tannini sintetici, o di prodotti chimici che vengono utilizzati come concianti.
Conciatura al cromo
Una tipologia molto simile e di concia è quella al cromo, che si basa sull’utilizzo dei sali al cromo che vengono estratti dal fiore, di solito attraverso lo strato esterno del cuoio, per ottenere una tipologia di pelle molto più gommosa e semplice da lavorare. Il processo di conciatura al cromo può essere realizzato per mezzo di numerosi strumenti utili, tra cui il bottale, una macchina a forma di botte che gira intorno al suo asse orizzontale, permettendo di effettuare una conciatura piuttosto diffusa dal punto di vista industriale, o l’aspo, meno potente ma più efficace su alcune tipologie di pelli. Infine, uno strumento che viene spesso utilizzato dal punto di vista industriale è la betoniera, simile a quella che viene utilizzata anche per impastare il cemento, che ha il compito di mescolare agenti chimici e sostanze che risultano essere utili per la conciatura e la lavorazione dei liquidi.
Le fasi della conciatura
Infine, per meglio comprendere come avviene la concia delle pelli, potrebbe essere utile sottolineare quali siano le fasi della conciatura che alimentano il processo nel dettaglio. In primo luogo, le pelli vengono selezionate a partire dalle materie prime, spesso agnello, capra, suino o vitello. In un primo momento, le pelli vengono preparate per mezzo della separazione dalla carne, una fase preliminare che permette di ottenere un materiale soggetto a putrefazione, dunque da lavorare assolutamente.
In secondo luogo, si prosegue con le frasi della concia vera e propria, a partire dal rinverdimento della pelle, che viene rinsavito rispetto allo stato di decomposizione iniziale, fino a giungere verso lo sgrassaggio, che permette di eliminare tracce di grasso che potrebbero essere fastidiose per la concia. Infine, il processo di conciatura vero e proprio avviene per mezzo dell’utilizzo di un conciante, vegetale o minerale, da utilizzare sulla base dei procedimenti precedentemente descritti.