Sembra che anche stavolta Schauble & Co. non riescano ad ottenere la fine anticipata del Qe e l’innalzamento dei tassi di interesse da parte della BCE. Da Francoforte, infatti, la BCE fa sapere che il Qe continuerà fino alla fine del 2017, come precedentemente deciso e che anche i tassi saranno mantenuti al livello attuale. Rispetto al Qe, in particolare, la Banca Centrale Europea dichiara che bisognerà poi vedere la situazione alla fine dell’anno per decidere se eventualmente prorogarlo ulteriormente oppure no.
Questo contrasta con quanto dichiarato da un componente del direttivo della banca centrale solo alcuni giorni fa che non escludeva la possibilità di ridiscutere il Qe entro l’estate. Evidentemente all’interno della BCE c’è più di un’anima, con almeno uno o più esponenti che sarebbero a favore delle tesi tedesche, quindi per un rialzo dei tassi e la fine anticipata del Qe.
Ricordiamo che tali provvedimenti economici messi in atto dalla Banca Centrale Europea rappresentano un salvagente per l’Italia e gli altri Paesi in difficoltà, senza il quale si rischierebbe di colare a picco, favorendo l’economia tedesca. Si comprende che i risparmiatori tedeschi reclamino, vedendo eroso il proprio potere d’acquisto per via dell’inflazione in ripresa e l’assenza, o quasi, di rendimenti dai loro investimenti ma la priorità dovrebbe essere quella della solidarietà e dell’aiuto ai Paesi più in difficoltà, non l’ampliamento del divario tra i Paesi.