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Dati preoccupanti per l’editoria, persi 4500 posti di lavoro e ricavi

L’Ufficio studi di Mediobanca ha elaborato uno studio relativo all’editoria negli ultimi cinque anni, dal 2011 al 2015 e quello che risulta disegna un quadro economico per il settore dell’editoria tutt’altro che rassicurante: i nove principali gruppi editoriali italiani hanno perso, nel complesso, il 32,6% del fatturato, accumulato perdite per 2 miliardi di Euro e ridotto il personale di 4500 unità.

La vendita dei quotidiani è calata di un milione di copie, da 2,8 milioni a 1,8 milioni. Le situazioni, tuttavia, sono differenziate; Cairo e L’Espresso sono in utile nei cinque anni considerati, Mondadori ha visto i propri risultati tornare in positivo nell’anno corrente. Guardando alle situazioni finanziarie, spicca Cairo che non presenta debiti mentre Rcs ha un’esposizione cinque volte superiore ai propri mezzi. Non c’è dubbio che la vecchia abitudine di comprare un quotidiano, leggerlo comodamente seduti a fare colazione oppure nei tempi di pausa, commentando le notizie con amici e conoscenti, è davvero cosa di altri tempi.

Oggi tutto viaggia sul web, si hanno aggiornamenti in tempo reale su qualsiasi argomento, l’informazione è più rapida e comoda, reperibile in qualsiasi momento e in qualsiasi situazione. La carta stampata non scomparirà ma l’editoria deve aggiornarsi e trovare i suoi spazi nelle nuove tecnologie.

Redazione:
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