Che nel 2016 una malattia sia discriminante è una cosa impensabile eppure succede. Avere vicino un collega o andare nei negozi quando si ha la psoriasi potrebbe essere una discriminazione , succede tutti i giorni. La psoriasi è una malattia della pelle che si presenta con macchie arrossate, spesso rilevate e squamose. Va immediatamente detto che non ha alcun carattere di contagiosità, ha, invece, una valenza ereditaria per 1/3, nel senso che si trasmette per via ereditaria in un terzo dei figli e per tantissimi anni non ha avuto cura se non temporanea, con periodi di remissione e esacerbazione. L’origine di questa malattia è tuttora non ben determinata, sebbene si ritenga legata ad un’alterazione di un particolare tipo di globulo bianco, i leucociti “C”.
Chi è affetto da questa malattia spesso si vede rifiutare trattamenti anche dai parrucchieri e dalle estetiste, timorose di un’inesistente contagiosità ma influisce anche nella sfera intima con il partner e nei rapporti lavorativi, tanto che sei malati su dieci lamenta una discriminazione sul lavoro a causa di questo.
Oggi esistono cure efficaci per la psoriasi, anche se richiedono tempi lunghi, anche 5 anni dalla diagnosi alla risoluzione, la cosa importante è rivolgersi a specialisti che possano utilizzare le ultime scoperte farmacologiche per togliere di mezzo questo disagio.