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Lavoro 2016: la CISL vede meno buio, in disaccordo la CGIL

Secondo uno studio della CISL nel corso del 2016 la situazione relativa al lavoro è andata migliorando, così come la capacità di spesa delle famiglie. Secondo il sindacato, quindi, la situazione è in progresso ma ancora troppi contratti attendono il rinnovo. Di parere contrario un altro sindacato, la CGIL che mette in evidenza come, rispetto allo scorso anno, è calato il numero di incremento dell’occupazione, del 32%.

La causa è ricondotta alla cessazione degli sgravi fiscali prevista ed attuata attraverso il Jobs Act; secondo la CGIL, infatti, il saldo relativo ai contratti a tempo indeterminato, contando anche la minore quantità di pensionamenti, non va oltre le 8 mila unità, troppo poco per parlare di situazione in miglioramento. Ricordiamo che la riforma del lavoro voluta da Renzi sotto la pressione dell’Unione Europea, il Jobs Act, ha introdotto in via transitoria uno sgravio fiscale per le aziende che assumevano ma, terminata la fase di sgravio fiscale, è rimasta soltanto la flessibilità sui licenziamenti e le aziende hanno frenato le assunzioni.

Non è, quindi rendere più facile licenziare che incrementa l’occupazione ma la convenienza economica. La Cisl punta su una profonda riforma dell’Irpef per far ripartire l’economia, mentre la CGIL punta il dito contro i Voucher, abusati e che rappresentano una forma di eccessivo precariato e scarsa, se non nulla, tutela dei lavoratori.

Redazione:
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