Dopo una lunga e faticosa trattativa tra il Ministro Madia e le rappresentanze sindacali, è stato trovato l’accordo per il rinnovo contrattuale che riguarda oltre 3 milioni di dipendenti della Pubblica Amministrazione. Soddisfatti i Sindacati confederali che hanno ritrovato l’unità dopo molti anni di disaccordo.
Al momento l’accordo è a livello di intesa e dovrà essere ratificato dai lavoratori stessi ma l’intesa contiene tre punti qualificanti: intanto un adeguamento economico medio di 85 Euro differenziati in base allo stipendio del dipendente, premiando maggiormente i redditi più bassi e meno le remunerazioni più sostanziose; un altro importante punto è l’incremento progressivo del welfare integrativo e infine il superamento del precariato nella Pubblica Amministrazione.
Il Governo impegna nel prossimo triennio una somma di 5 miliardi di Euro. Se l’accordo, come prevedibile, sarà ratificato dai lavoratori, il comparto Pubblico vedrà un adeguamento economico degli stipendi, finalmente, dopo sette anni di stop che hanno eroso il potere d’acquisto dello stipendio.
L’intesa del Pubblico Impiego segue di pochi giorni un altro importante rinnovo contrattuale, quello dei metalmeccanici, anche questo con il ritorno all’unità dei Sindacati Confederali dopo anni di divisioni e firme disgiunte.